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Victor Osimhen è tornato a Napoli ed è stato convocato dal tecnico azzurro Mazzarri per il match di stasera contro il Braga. L'attaccante è rientrato dopo la gioia di Marrakech dove ha vinto il Pallone d'Oro africano e questa mattina si è presentato a Castel Volturno per una seduta di rifinitura con il resto della squadra, dimostrando la volontà di esprimere subito in campo magari con un gol la gioia per la conquista del trofeo, per il quale il Napoli gli aveva dato l'ok al breve viaggio in Marocco.

La vittoria di Osimhen è stata celebrata sui social del Napoli e ha suscitato una forte gioia in Nigeria, nazione che ha conquistato anche il Pallone d'oro femminile cin l'attaccante del Barcellona Asisat Oshoala, al suo sesto pallone d'oro africano e la portiera Nnadozie eletta miglior numero uno. Il ministero nigeriano dello sport John Enoh ha esaltato la vittoria dei calciatori: "Il successo di Victor Osimhen, Asisat Oshoala e Chiamaka Nnadoze ai CAF Awards - ha detto - non solo porta orgoglio e onore alla Nigeria, ma anche apre nuovi orizzonti per lo sport nel nostro Paese. I loro successi portano ispirazione ai givoani atleti, dimostrando che il duro lavoro, il dedicarsi allo sport e il talento possono portare a un successo di valore in territorio mondiale. Questo riconoscimento porta una grande nuova potenza nelle armi di un Paese come la Nigeria che evidentemente ha una grande abbondanza di talenti".

Bastava dire "Totonno", Tutti sapevano che si stava parlando di Antonio Juliano, il calciatore che con Diego Maradona ha rappresentato meglio di chiunque altro Napoli e i napoletani. E oggi la città piange il suo capitano, a pochi giorni dall'81esimo compleanno che avrebbe festeggiato il 26 dicembre. Una vita in azzurro, 394 presenze in prima squadra e 26 gol in 17 stagioni, dal 1961 al 1978. Oltre cinquecento, conteggiando anche le partite con le squadre giovanili. Ma è stato anche il primo napoletano a vestire la maglia della Nazionale.
E da dirigente della squadra della sua città, dopo aver chiuso la carriera calcistica a Bologna, ha portato al Napoli il più grande campione della sua storia: Maradona.
Il suo esordio in serie A arriva a 20 anni, notato da Bruno Pesaola, in una stagione difficile per il Napoli che retrocede in serie B. Dopo quella stagione, rimase per ben diciassette anni, diventando un idolo per i tifosi azzurri e precursore del regista moderno.
Onore a te mitico e grande "Totonno",
Il NAPOLI CLUB TREVISO.

Questa sera al Gran Galà del Calcio sono stati premiati calciatori, allenatori e dirigenti della passata stagione che ha visto protagonista il Napoli vincitore dello Scudetto.
Durante la cerimonia c'è stato l'incontro tra il presidente De Laurentiis e l'ex allenatore del Napoli Luciano Spalletti, oggi ct della Nazionale. Un incontro sereno e divertito con un breve colloquio tra i due, con il presidente azzurro che chiede a Spalletti di organizzare una rimpatriata per il Napoli nella sua tenuta in campagna in Toscana.
Aurelio De Laurentiis, che ha ricevuto il premio per il Napoli come miglior squadra della Serie A 2022/2023, ha parlato dal palco del Gran Galà del Calcio 2023. Ecco le sue parole riportate dall'edizione online del Corriere dello Sport:
"Per lo scudetto ringrazio un grande allenatore come Spalletti, il direttore Giuntoli con cui abbiamo condiviso 8 anni, i nostri fantastici calciatori e i nostri grandi tifosi. La squadra era un gruppo fortissimo, senza individualismi".
"E' stato un anno indimenticabile, atteso dai napoletani per 33 anni. A Napoli esiste un solo mito, che è Maradona. Noi siamo riusciti a portare in città un sorriso e a dare un segnale ai più piccoli, che oggi tifano ancora di più. Quando giunsi a Napoli, arrivai in un campetto e c'erano tre bambini; uno con la maglia del Milan, uno dell'Inter e uno della Juve. Quando gli chiesi il perchè, mi dissero: 'E tu chi ca**o sei'. E lì capii che c'era molto da lavorare. Devo ringraziare di avere incontrato, dopo un lunghissimo corteggiamento, un grandissimo allenatore".

Stamattina é stato realizzato quello che l'Unione Azzurra Nel Mondo, si era prefissato, l'iniziativa "doniamo un sorriso, doniamo un pallone", al motto: "Diego avrebbe preferito un sorriso ad una lacrima", nel giorno dell'anniversario della sua scomparsa sono stati regalati 150 palloni Legea a 5 associazioni attive sul territorio napoletano.
L'iniziativa di UANM, si unisce a quella delle organizzazioni:

Asd Spartak San Gennaro
Adv Un'infanzia da vivere
Asd Ciro Vive
Asd Partizan Scampia
Odv La Carità salva il mondo

Che ogni regalano ai bambini dell'hinterland napoletano un calcio solidale, insegnandolo, senza percepire nessuna retta.

Essere tifosi del Napoli, è anche questo.

Il Napoli ha ufficializzato l'esonero di Rudi Garcia e Aurelio De Laurentiis ha scelto Walter Mazzarri per sostituirlo. Per l'allenatore toscano si tratta di un ritorno:
aveva guidato il club dal 2009 al 2013 portando la squadra in Champions e conquistando una Coppa Italia. Contratto fino a fine stagione.
Walter Mazzarri torna sulla panchina del Napoli.
L’annuncio via Twitter, subito dopo l’esonero di Garcia, da parte del presidente De Laurentiis, l’uomo che gli ha dato una seconda opportunità. Una decisione per certi aspetti clamorosa, sopratutto dopo l’incontro di De Laurentiis con Tudor, il giorno prima. Un faccia a faccia che evidentemente non ha convinto del tutto il presidente. Al di là degli aspetti legati alla durata del contratto. Nella notte la virata decisa su Mazzarri. Un vecchio amico, l’allenatore dell’Europa League e poi della Champions. Sono cresciuti insieme lui e il Napoli. L’uomo giusto secondo De Laurentiis per restituire al gruppo le certezze smarrite in soli 5 mesi. La conoscenza profonda dell’ambiente e delle dinamiche del club fattori non di secondo piano. L’incontro a Roma nel pomeriggio prima dell’annuncio ufficiale.

La 67esima edizione della premiazione del Pallone d'Oro ha reso noti i piazzamenti dei giocatori tra cui i giocatori del Napoli. Nella short list per il massimo trofeo individuale nel calcio, erano presenti: Victor Osimhen, Kvicha Kvaratskhelia.
Il primo tra i giocatori che giocano in Italia è l'attaccante nigeriano, classificatosi ottavo. Sotto di lui Kvaratskhelia, al 17esimo, subito dietro al detentore del Pallone d'Oro Karim Benzema. Lo scudetto e la cavalcata in Champions League hanno regalato al georgiano una prima stagione in Europa da sogno.